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Esito del Test

Puoi beneficiare del bonus della Carta Docente per le annualità in cui hai lavorato come precario.

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Che cos'è il bonus Carta Docente?

Il bonus Carta Docente è una somma di € 500,00 elargita annualmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito a tutti i docenti. Con tale bonus puoi acquistare libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema, oltre computer, software e hardware, o puoi iscriverti a corsi di laurea e master universitari e a corsi di aggiornamento.

Sebbene la legge non riconosca il bonus ai precari, la Corte di Giustizia Europea ha infatti stabilito che è dovuto anche nei loro confronti con l’Ordinanza 18 maggio 2022 nella causa C-450/2021.

Come richiedere il bonus?

Attualmente l’unico modo per ottenere la carta docente è il ricorso in Tribunale. Infatti, il Ministero non restituisce il beneficio a semplice richiesta, ma pretende l’invio della sentenza di condanna.

⇓ IMPORTANTE ⇓

La domanda sarà retroattiva e, quindi, verrà chiesto il diritto di poter godere del bonus di € 500,00 per tutte le annualità in cui esso non è stato reso disponibile al personale docente a tempo determinato.

Noi dello Studio Legale SanTaLex possiamo aiutarti

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Online

Puoi aderire al ricorso on-line compilando un modulo senza dover prenotare appuntamenti.

No anticipo

Non è richiesto il pagamento di alcun anticipo o costo di iscrizione.

No costi

Non ci sono costi occulti, anche il contributo unificato è a carico dello Studio legale.

Veloce

Tempi di risoluzione rapidi: il ricorso verrà depositato entro fine anno.

Per presentare il ricorso e beneficiare del bonus della Carta Docente per le annualità in cui hai lavorato come precario.

Domande frequenti

Abbiamo fissato il termine ultimo di adesione al 30 Novembre 2023, al fine di consentirci di procedere al deposito tempestivo dei ricorsi.

Lo Studio legale chiederà il pagamento dei propri compensi unicamente in caso di successo.
In caso di ottenimento della Carta docenti (in via giudiziale o stragiudiziale) i compensi professionali saranno di € 100, oltre accessori (IVA e Cassa forense), per ogni annualità richiesta (ad esempio, in caso di due annualità, del valore di € 1.000, il compenso dovuto sarà di € 200, oltre accessori, in caso di tre annualità, del valore di € 1.500, il compenso dovuto sarà di € 300, oltre accessori, e così via).
A tali compensi si aggiungeranno le spese di lite eventualmente liquidate dal Giudice a carico del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il costo del contributo unificato verrà sostenuto dallo Studio legale.
Non è richiesto alcun anticipo.

È possibile chiedere il beneficio per tutte le annualità di servizio, a partire dall’anno scolastico 2015/2016. Costituiscono una annualità almeno 180 giorni complessivi di servizio svolti nell’arco dello stesso anno scolastico o, in alternativa, l’aver svolto il servizio ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche (art. 11, comma 14, L. n. 124 del 1999).
Ciò premesso, è comunque necessario tenere conto della prescrizione quinquennale del diritto.
È, quindi, fondamentale che eventuali comunicazioni (inviate via PEC o racc. a/r) di interruzione della prescrizione, le quali siano state precedentemente inviate dal docente al Ministero dell’Istruzione, vengano comunicate alla Studio prima di partire con il ricorso.

Alla causa può aderire il personale docente ed educativo di ogni ordine e grado alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito. In particolare, possono partecipare al ricorso:

  • coloro che sono stati docenti a tempo determinato negli anni scolastici dal 2015/2016 al 2022/2023 e che lo sono tutt’ora;
  • coloro che sono stati docenti a tempo determinato negli anni scolastici dal 2015/2016 al 2022/2023 e che sono successivamente entrati di ruolo.
    Non è necessario essere stati docenti in tutti i predetti anni scolastici, ma (secondo l’interpretazione più cautelativa) è necessario essere docenti al momento della proposizione del ricorso e restarvi per tutto il decorso della causa.
    Ad esempio: può partecipare al ricorso chi è stato docente a tempo determinato nelle annualità 2019/2020 e 2021/2021, ma non nella annualità 2022/2023, e che tuttavia è attualmente docente a tempo determinato/indeterminato.