Perché sceglierci:
- è possibile aderire al ricorso interamente on-line, senza dover prenotare appuntamenti e senza bisogno di essere ricontattati; al termine della procedura si riceverà un’e-mail di conferma;
- rapporto diretto con lo Studio Legale, non è necessario iscriversi a sindacati o associazioni;
- non è richiesto il pagamento di alcun anticipo o costo di iscrizione;
- non ci sono costi occulti, anche il contributo unificato è a carico dello Studio legale;
- tempi di risoluzione rapidi: il ricorso verrà depositato entro fine anno.
La giurisprudenza rilevante
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea con l’ordinanza del 18 maggio 2022 (causa C-450/21) ha ritenuto che il diritto europeo (nello specifico, la clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell’allegato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato) “osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell’istruzione, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronica che può essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, ad altre attività di formazione e per l’acquisto di servizi di connettività al fine di assolvere l’obbligo di effettuare attività professionali a distanza”.
Sentenze
A seguito della sentenza della Corte di Giustizia, la giurisprudenza di merito è assolutamente costante nel riconoscere il diritto dei docenti a tempo determinato e degli educatori a ottenere il bonus “Carta docente” in via retroattiva. Fra le molte pronunce si citano:
- Corte Cass. civ., Sez. lavoro, Sent., (data ud. 05/10/2022) 31/10/2022, n. 32104;
- Consiglio di Stato sentenza 1842/2022 pubblicata il 16 marzo 2022;
- Tribunale Napoli, Sez. lavoro, Sentenza, 25/01/2023, n. 464;
- Tribunale Milano, Sez. lavoro, Sent., 12/04/2023, n. 844;
- Tribunale Trani, Sez. lavoro, Sent., 01/06/2023, n. 1017;
tutte le sentenze
- Tribunale Teramo, Sez. lavoro, Sent., 31/05/2023, n. 280;
- Tribunale Foggia, Sez. lavoro, Sent., 16/05/2023, n. 1741;
- Tribunale Milano, Sez. lavoro, Sent., 26/04/2023, n. 1090;
- Tribunale Cosenza, Sez. lavoro, Sent., 26/04/2023, n. 710;
- Tribunale Novara, Sez. lavoro, Sent., 23/02/2023, n. 45;
- Tribunale Benevento, Sent., 30/01/2023, n. 81;
- Tribunale Aosta, Sent., 28/02/2023, n. 33;
- Tribunale Venezia, Sez. lavoro, Sent., 15/03/2023, n. 173;
- Tribunale Cuneo, Sez. lavoro, Sent., 30/03/2023, n. 146;
- Tribunale Milano, Sez. lavoro, Sent., 28/04/2023, n. 1470;
- Tribunale Roma, Sez. lavoro, Sent., 12/04/2023, n. 3742;
- Tribunale Chieti, Sez. lavoro, Sentenza, 16/02/2023, n. 61;
- Tribunale Udine, Sez. lavoro, Sentenza, 14/02/2023, n. 41.
Scopo della causa?
Ottenere il riconoscimento della cosiddetta Carta Docente previsto dall’art. 1, co. 121, L. n. 107 del 2015. La carta era inizialmente prevista esclusivamente per i docenti assunti a tempo indeterminato ma la giurisprudenza, Ordinaria (di merito e di legittimità), Amministrativa ed Europea hanno stabilito che tale beneficio spetta ai docenti tout court e, dunque, anche a coloro i quali svolgono attività di insegnamento con contratti a tempo determinato e agli educatori.
La Carta Docente prevede il diritto del docente a spendere fino a € 500,00 all’anno nei seguenti servizi: “acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124.”.
La domanda sarà retroattiva e, quindi, verrà chiesto il diritto di poter godere del bonus di € 500,00 per tutte le annualità in cui esso non è stato reso disponibile al personale docente a tempo determinato.
Perché fare causa?
Attualmente l’unico modo per ottenere la carta docente è il ricorso in Tribunale. Infatti, il Ministero non restituisce il beneficio a semplice richiesta, ma pretende l’invio della sentenza di condanna.
Chi può aderire?
Alla causa può aderire il personale docente ed educativo di ogni ordine e grado alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito. In particolare, possono partecipare al ricorso:
- coloro che sono stati docenti a tempo determinato negli anni scolastici dal 2015/2016 al 2022/2023 e che lo sono tutt’ora;
- coloro che sono stati docenti a tempo determinato negli anni scolastici dal 2015/2016 al 2022/2023 e che sono successivamente entrati di ruolo.
Non è necessario essere stati docenti in tutti i predetti anni scolastici, ma (secondo l’interpretazione più cautelativa) è necessario essere docenti al momento della proposizione del ricorso e restarvi per tutto il decorso della causa.
Ad esempio: può partecipare al ricorso chi è stato docente a tempo determinato nelle annualità 2019/2020 e 2021/2021, ma non nella annualità 2022/2023, e che tuttavia è attualmente docente a tempo determinato/indeterminato.
Per quali annualità è possibile richiedere il beneficio?
È possibile chiedere il beneficio per tutte le annualità di servizio, a partire dall’anno scolastico 2015/2016. Costituiscono una annualità almeno 180 giorni complessivi di servizio svolti nell’arco dello stesso anno scolastico o, in alternativa, l’aver svolto il servizio ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche (art. 11, comma 14, L. n. 124 del 1999).
Ciò premesso, è comunque necessario tenere conto della prescrizione quinquennale del diritto.
È, quindi, fondamentale che eventuali comunicazioni (inviate via PEC o racc. a/r) di interruzione della prescrizione, le quali siano state precedentemente inviate dal docente al Ministero dell’Istruzione, vengano comunicate alla Studio prima di partire con il ricorso.
Tempi di radicamento della causa?
I ricorsi verranno depositati entro il 31 dicembre 2023.
Termine ultimo di adesione
Abbiamo fissato il termine ultimo di adesione al 30 Novembre 2023, al fine di consentirci di procedere al deposito tempestivo dei ricorsi.
Costi del ricorso
Lo Studio legale chiederà il pagamento dei propri compensi unicamente in caso di successo.
In caso di ottenimento della Carta docenti (in via giudiziale o stragiudiziale) i compensi professionali saranno di € 100, oltre accessori (IVA e Cassa forense), per ogni annualità richiesta (ad esempio, in caso di due annualità, del valore di € 1.000, il compenso dovuto sarà di € 200, oltre accessori, in caso di tre annualità, del valore di € 1.500, il compenso dovuto sarà di € 300, oltre accessori, e così via).
A tali compensi si aggiungeranno le spese di lite eventualmente liquidate dal Giudice a carico del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il costo del contributo unificato verrà sostenuto dallo Studio legale.
Non è richiesto alcun anticipo.
Rischio di soccombenza
Il diritto dei docenti a tempo determinato di usufruire della Carta docenti è stato ormai riconosciuto da numerose sentenze dei Giudici nazionali e dalla Corte di Giustizia europea (si indicano le sentenze più significative in calce).
Ciò non toglie l’astratta possibilità di perdita, insita in ogni procedimento giudiziario, la quale potrebbe determinare il rischio di condanna al pagamento delle spese di soccombenza, nella misura determinata dal Giudice sulla base delle Tabelle forensi.
Ulteriori informazioni sul ricorso
- la causa in oggetto è un ricorso di lavoro (dunque si svolgerà davanti al Giudice del lavoro);
- lo Studio legale potrà decidere di accorpare più ricorsi in un unico procedimento;
- la causa viene rivolta contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito;
- se si ha lavorato nel corso degli anni in diversi Istituti scolastici la causa verrà radicata comunque presso il Tribunale competente per il luogo dove si trova l’Istituto in cui si lavora attualmente;
- se si lavora presso più Istituti scolastici pubblici, si può scegliere il Tribunale fra quelli competenti in relazione alla sede di uno di tali Istituti;
- NON rileva dunque il luogo di residenza del ricorrente, bensì la sede effettiva di lavoro.
Perché sceglierci:
- è possibile aderire al ricorso interamente on-line, senza dover prenotare appuntamenti e senza bisogno di essere ricontattati; al termine della procedura si riceverà un’e-mail di conferma;
- rapporto diretto con lo Studio Legale, non è necessario iscriversi a sindacati o associazioni;
- non è richiesto il pagamento di alcun anticipo o costo di iscrizione;
- non ci sono costi occulti, anche il contributo unificato è a carico dello Studio legale;
- tempi di risoluzione rapidi: il ricorso verrà depositato entro fine anno.