Le infezioni ospedaliere costituiscono una delle complicazioni più frequenti e gravi dell’assistenza sanitaria. Si definiscono così quelle infezioni che insorgono durante il ricovero di una persona in ospedale e che non erano presenti o in incubazione al momento dell’ingresso in ospedale. In alcuni casi, le infezioni ospedaliere si possono manifestare anche dopo la dimissione dall’ospedale.
Le infezioni da SARS-CoV-2 in ambito ospedaliero e nelle R.S.A. rappresentano uno degli aspetti più gravi dell’erronea gestione dell’emergenza. Sono moltissimi i cd “soggetti fragili” (principalmente anziani, persone con patologie pregresse e immunodepressi) che si sono contagiati nelle strutture di ricovero, con esiti spesso fatali.
Lo Studio difende le vittime delle infezioni ospedaliere (nonché i familiari delle vittime) nell’ottenimento del giusto risarcimento per i danni causati dall’insufficienza delle misure atte a evitare il contagio.
Il requisito principale per poter chiedere un risarcimento è che l’infezione sia sorta dopo l’ingresso della persona nella struttura ospedaliera o nella R.S.A.. Nel caso in cui sussista tale requisito, lo Studio è disponibile a una valutazione gratuita e senza impegno della documentazione medica. A tal fine, Vi chiediamo di inviarci la seguente documentazione all’indirizzo colpamedica@santalex.eu:
- Documento di identità della vittima del contagio;
- Se la richiesta viene dai familiari, serviranno i loro documenti e di una prova della relazione familiare (es. stato di famiglia storico);
- Le cartelle cliniche complete;
- In caso di decesso, il certificato di causa di morte.
Tutta la documentazione sanitaria (i documenti di cui ai punti 3 e 4) può essere richiesta all’ASL.